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Il Joker (2019) (No-Spoiler)

Ho deciso di parlarvi di un film davvero recente che vi invito caldamente ad andare a vedere: Joker.


Ha sbancato e superato ogni aspettativa in tutto il mondo guadagnando quasi un miliardo di dollari; in Italia, incassando 6,2 milioni di euro, ha stabilito il terzo miglior weekend d'esordio dell'anno dopo “Avengers: Endgame” e “Il re leone”



Il film è ambientato in una Gotham City nel 1981, in preda al degrado e alla disuguaglianza sociale.

In questo contesto il protagonista Arthur Fleck (interpretato da Joaquin Phoenix) vive con l'anziana madre Penny in un appartamento malmesso. L’uomo non solo vive da anni nella depressione più totale, ma appare anche affetto da una rara malattia che gli provoca improvvise ed incontrollabili risate, mettendolo spesso a disagio in luoghi pubblici. Il suo sogno è quello di diventare un cabarettista come il suo idolo, il presentatore televisivo Murray Franklin (interpretato da Robert De Niro), ma non avendo talento per il mestiere, lavora come pagliaccio.


La pellicola è ricca di colpi di scena, suspense coinvolgenti che portano lo spettatore a stare costantemente con gli occhi sullo schermo. Un’altra importante caratteristica del film che ho apprezzato e che è riuscita molto bene, è l’analisi psicologica del protagonista assai studiata e curata nei minimi dettagli, che consente allo spettatore di immedesimarsi facilmente nella difficile situazione in cui si trovava Arthur; forse è anche per questo che il protagonista da gran parte degli spettatori è visto più come una vittima della malattia e provoca tenerezza, piuttosto che un pazzo malato, affamato di vendetta.



Inoltre, concentrandosi sempre sul nostro protagonista, ritengo che il suo passato, che rimane ignoto allo spettatore fino alle scene finali, gli provochi un dolore inevitabilmente grande che accompagnerà il Joker di Phoenix durante tutta la sua vita, condizionando le sue scelte ed alimentando una pazzia malata, nata proprio da un problema fisico estremamente ansiogeno e pericoloso.


È un film che può essere considerato anche di denuncia e di forte provocazione ai “piani alti” della società odierna, di una realtà capitalistica spietata che non si cura di chi, come Arthur Fleck, rimane sempre sul gradino più basso della scalinata.


Una frase che ho estrapolato dal film particolarmente significativa pronunciata da Arthur Fleck (il Joker) recita:”Sai cosa ottieni se metti assieme un malato di mente solitario e una società che lo abbandona? Ottieni quel cazzo che ti meriti!”



Se la trama o il mio commento non vi hanno ispirato più di tanto, vi consiglio comunque di andarlo a vedere anche per la presenza di attori impeccabili quali Joaquin Phoenix e Robert De Niro, la cui interpretazione è veramente eccellente.

Che dire…dopo aver visto il film fateci sapere che ne pensate!



-Matilde Zanini, 4B

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