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Mio fratello rincorre i dinosauri

"Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sì, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l'adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico."


La vita di Giacomo Mazzariol cambia quando arriva il fratellino tanto desiderato, e non solo perché adesso ha qualcuno con cui giocare con le macchinine. Giovanni infatti è Down e il libro parla di come Giacomo abbia affrontato la cosa, da quando ha scoperto che sua madre era incinta fino alla stesura del libro, raccontando gli alti e i bassi della sua vita. Ma soprattutto raccontando come si è sentito e come si è comportato col fratellino, degli sbagli che ha commesso e di come ha rimediato dopo, perché per un ragazzino avere un fratello Down non è una cosa facile da gestire. 

A me è piaciuto davvero molto. È scritto in modo molto semplice e diretto, che si può definire lo stile di un ragazzo di neanche 20 anni. Ma non per questo è banale o bambinesco . Tratta un argomento significativo, su cui magari sono stati scritti diversi libri, ma questo è diverso. È stato il primo che ho letto dal punto di vista del fratello e quindi di una persona che ha dovuto imparare a conoscere e a vivere assieme ad una persona Down. La cosa che più mi ha colpito è stato il fatto di ammettere di aver nascosto il fratellino agli amici per paura di non essere accettato. Questa paura è una cosa che mi sembra comune tra i ragazzi e vedere come l'ha affrontata qualcuno di simile a noi forse può aiutare a superarla, può aiutare a capire che se gli amici sono amici veri accettano te e anche tuo fratello Down. 

Bisogna però dire che nonostante queste tematiche il libro (che tra l'altro è molto breve) non risulta per niente pesante, anzi. È scorrevole e anche divertente. Perché Gio è un personaggio, è speciale. Imparando a conoscerlo, leggendo e seguendo il percorso di Giacomo, scopri che è un bambino davvero simpatico e intelligente. Lo capisci perché il libro è in prima persona e questo aiuta molto ad immedesimarsi nel protagonista. Anche perché non vengono raccontate avventure fantastiche, ma semplicemente vicende quotidiane, come possono esserlo una passeggiata per mangiare il gelato o un pomeriggio con gli amici. Consiglio vivamente a tutti di leggerlo perché è sì veloce e scorrevole, ma ricco di sentimenti ed emozioni, e soprattutto di insegnamenti.


-Giulia Molin, 4B

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